Navigatore leggendario con 30 anni di regate oceaniche alle spalle, Soldini è il velista italiano per antonomasia. In solitario o in equipaggio ha partecipato e vinto moltissime regate: la Québec-Saint Malo, la Ostar in solitario, la Atlantic Alone, la Transat Jaque Vabre, la Transat Plymouth-Boston fino alla Cape2Rio, in equipaggio con Maserati VOR 70 per citarne alcune. Ha infranto anche alcuni record del mondo per monoscafi come quello sulla Rotta dell’oro (New York-San Francisco) e quello sulla Rotta del Tè (San Francisco-Shanghai).
Più recentemente Soldini è passato al multiscafo Maserati Multi 70. Questo trimarano è stato dotato di un sistema di foils in grado di farlo decollare e di raggiungere velocità elevatissime. Con questa imbarcazione nel 2016 Soldini ha vinto in equipaggio la Rolex Middle Sea Race, stabilendo il nuovo primato per multiscafi e il nuovo riferimento mondiale sulla Rotta Hong Kong-Londra.
Giovanni Soldini è stato anche insignito di molti riconoscimenti sportivi e onoreficienze come l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, la Medaglia d’oro al merito di Marina e la Légion d’honneur, l’onorificenza più alta attribuita dalla Repubblica Francese per l’indimenticabile salvataggio, nell’Oceano Pacifico meridionale in tempesta, della velista francese Isabelle Autissier durante la regata internazionale per navigatori solitari Around Alone.
Personaggio impegnato anche nella salvaguardia dell’ambiente, Soldini ha messo spesso la sua immagine al servizio di campagne per la sensibilizzazione sulle problematiche legate all’inquinamento del mare e del suo ecosistema.
Gli studenti del Campus Universitario della Spezia , in particolare dei corsi in Ingegneria Nautica e Design Navale e Nautico, hanno avuto la possibilità di ascoltare un intervento veramente unico. Alla luce dell’enorme esperienza di navigazione del più grande velista italiano, hanno potuto mettere a fuoco problematiche ricorrenti sulle imbarcazioni da regata e conseguentemente anche da diporto. Soldini, attraverso i racconti delle sue regate, ha messo in evidenza i vari aspetti tecnici, e quindi in prospettiva anche progettuali, delle imbarcazioni a vela in condizioni di massimo stress operativo. Porsi le giuste domande progettuali è, ancor prima di iniziare a disegnare un’imbarcazione, premessa indispensabile per dare giuste risposte e quindi elaborare un progetto che funzioni.
Al termine dell’intervento Giovanni Soldini si è intrattenuto con gli studenti e con grande disponibilità ha risposto alle loro domande.
Questa esperienza ha senz’altro arricchito il bagaglio tecnico/culturale degli studenti per farli essere – un giorno non lontano – progettisti migliori.